mercoledì 13 aprile 2011

L'Europa: dal sogno del '900 alle critiche odierne

Bandiera dell'Unione Europea. (comune.cesena.fc.it)

L'Europa: un continente che nella sua storia ha visto decine e decine di guerre, devastazioni, battaglie. Un territorio nel quale si sono succeduti popoli di etnie diverse, che hanno portato nuovi valori, nuovi costumi e nuove tradizioni che si sono integrati o che hanno rivoluzionato quelle precedenti. Tuttavia, dalle teorie filosofiche ai grandi condottieri che hanno fatto la storia si arriva al sogno inseguito da tanti: esempio il grande impero Romano, che nel II secolo d.C aveva raggiunto dimensioni eccezionali, considerando tra l'altro il grande sviluppo culturale che fece di questa civilà un modello autentico da seguire, che andò tuttavia disgregandosi pochi secoli più tardi. Tra i tanti che fecero la storia, lo stesso Napoleone tentò di unificare tutti gli stati che si trovavano in Europa, venendo tuttavia sconfitto alla fine dalle forze che si erano opposte al suo piano politico, senza dimenticatre infine il progetto fondato su assurde ideologie razziste del Terzo Reich di Hitler. Ma il vero sogno, transnazionale, era quello di unificare le varie popolazioni in unico continente, in maniera democratica e nel rispetto delle tradizioni di ogni singola nazione. Lo stesso motto recita "unita nella diversità". La dice lunga sulle differenze dei vari popoli, che però riuscirono a trovare un punto d'incontro in nome della pace con la costituzione della Comunità Economica Europea nel '57 (Trattato di Roma). Oggi si contano 27 paesi appartenenti all'Unione Europea. E' notizia di questi giorni che ci sono state delle proteste importanti da parte del governo riguardo alla questione clandestini: secondo l'Italia l'UE non interviene in maniera decisa e fino adesso non ha fornito il supporto sperato per la risoluzione del problema immigrati, mentre Lampedusa vive in una situazione di emergenza costante. Al di là dei risvolti politici di questa vicenda, volevo incentrare l'attenzione sul fatto che più di qualcuno ha espresso legittimamente delle perplessità inerenti l'Unione Europea: è proprio vero che il prendere decsioni insieme ad altri stati garantisce una situazione migliore? Vogliamo poi parlare della moneta unica? Fino adesso di certo non ha avuto gli effetti sperati,: nel nostro paese il costo della vita ha subito un'impennata, che associata alla crisi economica globale ha avuto risvolti piuttosto pesanti sull'occupazione. Bisogna però ricordare che, come ci ricorda Sergio Romano nel suo articolo di fondo sul Corriere della Sera, proprio noi siamo stati i primi ad unirci al coro per un'Europa unita, per "riemergere dalla sconfitta" della guerra, per dare "un senso alla nostra tardiva e imperfetta unità nazionale...". L'Europa ci ha aiutato a crescere. A crescere uniti, insieme agli altri, e se ne fossimo esclusi avremmo problemi di certo maggiori e non possiamo credere di risolvere il problema di queste settimane da soli. Occorre l'aiuto di Bruxelles, che si spera presti grande attenzione a quella che è ormai da tempo un'emergenza umanitaria di dimensioni straordinarie.

Nessun commento:

Posta un commento