venerdì 1 aprile 2011

150 anni di tricolore

Il 2011 è l'anno in cui stiamo festeggiando il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia. Facciamo un salto nel passato per vedere come tutto ciò ebbe inizio; brevemente possiamo dividere il tutto in 5 fasi comprensive di date precise per tenere bene a mente i vari passaggi; ricordiamo insieme: la prima fase è stata la prima guerra di indipendenza (1848-1849); la seconda guerra di indipendenza (1859); la spedizione dei Mille (1860); l'unità d'Italia (1861-1865) e la terza guerra di indipendenza (1866-1871). Dopo le prime due guerre che sancirono rispettivamente l'una la pace di Milano e l'altra la pace di Zurigo; parte la spedizione dei Mille che ha inizio il 5-5-1860 da Quarto per terminare il 26-10-1860 a Teano con l'incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. L'unità d'Italia ha inizio così: nel 1861 a Torino ci fu il primo parlamento italiano che proclamò il regno d'Italia il 17 marzo e Vittorio Emanuele II assunse il titolo di re d'Italia. Dal 1861 al 1876 ci fu il periodo di governo della Destra storica. Nel 1862 Garibaldi cercò di liberare Roma ma venne fermato da truppe piemontesi . Nel 1865 la capitale italiana divenne Firenze. In seguito con la terza guerra  di indipendenza nel 1870 attraverso la breccia di Porta Pia i bersaglieri entrano a Roma ed infine nel 1871 Roma diviene capitale d'Italia. Cenni storici erano doverosi, ma ora veniamo all'oggi; abbiamo sentito e continuiamo a sentir parlare di unità d'Italia; moltissime persone si sono battute e hanno perso la vita per regalarci questo bellissimo Paese e per renderci tutti uniti senza distinzioni, ci hanno creduto con tutto il cuore, non dimentichiamolo mai. Credo che questa patria dovrebbe essere amata di più anche per rispetto del nostro passato. Detto ciò dovremmo cercare di amarci di più e di aiutarci tutti; purtroppo molte persone nonostante l'unità ancora oggi non si sentono uniti e fanno distinzioni inutili tra nord, centro e sud; ogni piccolo pezzo del mondo ha qualcosa di bello da raccontare ma rimanendo in Italia, bhe a mio avviso molte cose che abbiamo non le trovi da nessun'altra parte; abbiamo una cultura immensa, bellezze e patrimoni artistici senza tempo, una lingua meravigliosa e dei dialetti particolari in ogni regione, una religione di stato dalla buona morale e tantissime altre cose. Solo pensando a tutto ciò dovremmo essere fieri di noi, felici e fortunati di trovarci qui. Continuiamo a volerci bene e ad andare avanti e collaboriamo per un paese migliore che porti ad un mondo migliore. Detto ciò sentiamoci davvero uniti e italiani nel profondo e non solo a parole. Di seguito vi lascio con un video di Benigni; se non lo avete già visto guardatelo; a me ha veramente toccato l'anima. 

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