sabato 11 giugno 2011

1000 volte grazie!

Abbiamo appena raggiunto le 1000 visite del sito Parliamo d'Attualità! Un ringraziamento particolare va a tutti voi che ci avete seguito in questi mesi, per la fiducia e il sostegno che ci avete dato. Con la speranza e con il massimo impegno di migliorarci sempre di più, vi auguriamo una felice serata e una magnifica estate ormai alle porte! :-)

venerdì 10 giugno 2011

Male di vivere? No, grazie!

theparrot.it
Gli ultimi dati annuali dicono che in Italia c'è stato un aumento di psicofarmaci nelle tasche degli italiani che nell'arco di una decina di anni, ne hanno triplicato l'uso. Cresce la depressione, infatti il consumo di farmaci antidepressivi è salito. Questi dati dovrebbero farci riflettere, come mai tanta gente con l'umore giù? Certo non è solo questione di umore, perché è una vera e propria malattia che porta anche al suicidio. La vita oggi è frenetica, difficile, senza aspettative, complessa nei rapporti sociali; io sono la persona meno indicata per dare dei consigli perché spesso e volentieri capitano anche a me momenti di crisi dove magari non reagisco come dovrei, ma a chi è che non capitano? Cerchiamo di riflettere e di capire come possiamo fare. E' stato appurato che la depressione colpisce di più chi vive in città, credo sia comprensibile, vita caotica e tanto altro, magari immergendosi nel verde si ha la possibilità di sgombrare un pò la mente, e di dedicarsi ad attività diverse cosicché non si abbia il tempo di pensare. Contro la depressione o momenti di malumore la cosa migliore è cambiare faccia. Proprio così, assumere un certo comportamento può aiutarci e farci sentire come vogliamo, comportarsi in un determinato modo, può cambiare il nostro stato d'animo. Per rendere l'idea è un pò come quando diciamo sorridi ad un bambino in lacrime, lui cosa fa? Sorride e subito si rasserena. Comunque non basta mimare le espressioni, ma bisogna avere metodo, farlo con impegno e convinzione; ad esempio un falso sorriso, troppo improvviso e troppo breve, tocca le labbra ma non gli occhi, non mette felicità. Per sentirsi meglio bisogna ridere, anche di gusto, perchè fa sentire bene, si può pensare a cose divertenti o si può vedere un film divertente ecc. Ci si deve rilassare per ridurre l'ansia e per scacciare via il malumore. Curare l'aspetto è un altro modo d'aiuto, come credere in se stessi ed essere sicuri di sé. Se magari non sappiamo come fare possiamo modellarci su una persona che sia brava ad esprimere quello che vorremmo esprimere. E poi non dite si quando vorreste dire no. Usare il corpo e le azioni per modificare le emozioni può aiutare nei momenti difficili, come disse il romanziere George Eliot, le nostre azioni ci determinano non meno di quanto noi determiniamo le nostre azioni. Coloro che se ne ricordano e agiscono di conseguenza non possono non sentirsi spiritualmente più ricchi e felici. Insomma avete capito no? Esercitiamoci e sorridiamo alla vita, perchè bisogna reagire e non subire! 

mercoledì 11 maggio 2011

Amore: solo utopia o concreta realtà?


Molti di voi nel leggere la parola “amore” sicuramente storceranno il naso, una parola che suscita ilarità e bistrattata dai più; eh si perché amare è una cosa banale, a cosa vuoi che serva l’amore, a nulla no? Permettetemi lo sfogo ma ho necessità di farlo. Sistematicamente mi rattristo molto e finisco per sentirmi sola di fronte alla gente che mi circonda; provo rabbia nei loro confronti e mi pongo mille domande che non servono a risolvere i dubbi che offuscano la mia ragione. Cammino, osservo, mi volto e rivedo sempre le stesse scene; ipocrisia, falsità, non dialogo, incomprensioni, invidia; perché tutto ciò? La gente non riesce ad amare , magari vorrebbe ma  è meglio non farlo oppure perché? E per chi? Sono veramente stufa dell’apatia che prende anima e corpo della gente, che ti logora e finisce per distruggere tutto, basta non ne posso più di vedere gente triste e che non riesce ad aprirsi agli altri, col risultato che nessuno saprà chi sei davvero. Bisogna mentire perché tanto oggi nessuno è sincero, bisogna essere ipocriti anche con se stessi, bisogna fingere col prossimo e fargli le scarpe perché tanto si comportano tutti così, i sentimenti non devono esistere perché solo i bambini credono a certe fesserie e la realtà è orrenda. Potrei continuare per ore ad elencare tutte le anormalità che caratterizzano la società odierna, ma tanto su questo siete ben informati  quindi non andrei oltre. Quanti di voi conoscono il significato profondo del verbo amare? Oggi l’amore è una cosa fattibile o è solo un’utopia della nostra mente? Aiutatemi a capire perché io non so dare una risposta! Viviamo in una società ostile, priva di valori, di sentimenti, di rispetto e piena di indifferenza verso tutto e tutti. Ovviamente non si può fare di tutta l’erba un fascio perché le eccezioni ci sono ancora, anche se rare e ciò ti fa ancora sperare, ma se continuiamo così anche le eccezioni finiscono per demoralizzarsi ed essere risucchiate nel baratro dell’infelicità. Non so voi ma io fatico a stare in un mondo così; che vogliamo fare? Lo dico senza remore; questa società e questo modo di fare mi fanno davvero schifo! Non voglio essere contagiata dall’umore di gente che non sa vivere! Gente che illude per puro passatempo, gente che promette e non mantiene, gente che predica bene e razzola male, gente che a parole scalerebbe una montagna, ma i fatti poi dove sono? Gente che ti parla e poi sparisce nel nulla come se niente fosse e pretende un tuo atteggiamento come se tutto fosse lecito e bisogna far finta di nulla perché tanto è tutto normale e consentito no? Bisogna essere lucidi e non pensare a nulla perché se il cuore prende il sopravvento sulla ragione poi non va bene! Ma come diamine ci comportiamo? Ma ci rendiamo conto che ci stiamo distruggendo a vicenda? E’ ora di finirla no? Perdonatemi per questo lungo sfogo ma proprio perché non sono ipocrita ho voluto riportare una realtà che io percepisco così e delle cose che provo molto spesso; ho voluto parlare anche dei sentimenti e stati d’animo, secondo me ce ne è bisogno, siamo tutti esseri umani e tutti proviamo delle emozioni, ma trovo che i sentimenti non trovano molto posto nei tg, in tv ecc. Sempre le stesse cose che tutti sanno ma nessuno dice, è così che ci vuoi fare? Questa è la spiegazione e quello che mi sento dire di solito dalle persone; ma perché deve essere così? Chi lo ha stabilito? E perché non dobbiamo affrontare le cose? Perché dobbiamo scendere a compromessi e fare finta di nulla? Io non ci sto e vi dico che in una società che ci vuole privi di cuore io il mio continuerò sempre ad usarlo nonostante le delusioni e non permetterò a nessuno di frenare il mio entusiasmo verso la vita, perché la vita è amore! Siamo nati tutti dall’amore e tutti abbiamo bisogno di amare ed essere amati  nella vita, questo non possiamo negarlo. Prima sono stata costretta a parlare di eccezioni, ma non è così, dentro ad ognuno di noi si nasconde un potenziale altissimo di vita e di amore, tutti siamo capaci di amare, quindi perché non lo facciamo? Quando parlo di amore mi riferisco all’amore come concetto universale; l’amore per una persona, per la famiglia, per la patria, per gli amici, per la vita! Si può amare qualsiasi cosa e se si vive si deve per forza amare. Nel dirvi queste cose spero di arrivare dritto ai vostri cuori e di riuscire a smuovervi qualcosa; di darvi la speranza, o semplicemente di farvi star bene diffondendo un po’ di ottimismo. Io amo alla follia, amo tutti voi e farei di tutto per vedervi felici, cerco sempre di sorridere anche se nel mio cuore c’è amarezza, adoro vedere la reazione che suscita negli altri, è contagioso e scalda il cuore. Dovremmo vedere la vita sempre con gli occhi di un bambino. Osservate un bambino, come si approccia alla vita? E’ sempre entusiasta di tutto, è gioioso e non porta rancore, gli brillano gli occhi anche per piccole cose, dice sempre quello che pensa senza paure e non si vergogna e non ha timore nel dirti che ti vuole bene davvero. Perché crescendo dobbiamo per forza di cose perdere tutto ciò? Potremmo benissimo restare così se non ci facciamo condizionare. Pensateci! Crescendo si comincia a sviluppare la smania di denaro, sesso, potere, competizione e tanto altro; perché dobbiamo diventare così? La vita non è questa, per essere felici bastano piccole e semplici cose, servono dei valori e serve amare tutto ciò che si fa, bisogna mettere passione nelle cose per riuscire e bisogna amare alla follia tutto e tutti. Ho imparato ad amare e sto facendo un percorso totalmente nuovo, la vita è bella per questo, si rinnova giorno per giorno; chi ha avuto la fortuna di innamorarsi e di amare una persona potrà capire molte delle cose che ho detto; amare è bellissimo, ti fa sentire appagato e quando ami hai davvero tutto e non ti serve nulla, è uno stato di grazia che ti rende forte; è proprio così per essere davvero liberi e forti l’unico modo è amare, vedi e capisci cose che prima non calcolavi neppure. Oggi nonostante sia giovane posso dire che amo tutti e non serbo rancore per nessuno perché ho perdonato cercando di capire le varie ragioni; è facile amare chi ti vuole bene, ma ancora di più amo le persone che mi hanno fatto del male, perché grazie a loro ho capito molte cose che senza di loro non saprei neppure, mi hanno mosso qualcosa dentro, in positivo però e anche grazie a loro posso dire di essere una persona migliore che metterà sempre davanti a tutto il cuore e i sentimenti e non si farà condizionare da cose che possono far ammalare il corpo e l’anima. Io voglio amare incondizionatamente e voi? Iniziamo a vivere davvero dando un senso alla nostra esistenza, ve lo chiedo per favore. Non mi vergogno di farvi questa richiesta, perché dovrei? Non ci si vergogna dei propri sentimenti. Amate gente e vivete la vita, perché ce ne è una sola, non dimenticatelo mai!  

domenica 24 aprile 2011

Mercato dell'usato o business trendy?

vitacarmelitana.org
Un fenomeno in crescita che si sta diffondendo oggi molto più che in tempi passati, è il fiorire di negozi che vendono accessori e indumenti di seconda mano, o per dirla all'inglese è il second hand (una delle modalità con cui l'intero Occidente in via di regresso cerca di reagire alla crisi; sfruttando abilmente le ideologie ecologiste). I negozi di cose usate per bambini nascono come funghi in Italia, complice la scarsa natalità che non consente il riciclo in ambito familiare. Si può trovare di tutto, dagli indumenti ai passeggini persino ai giocattoli ecc; ovviamente meglio se firmati... Acquistare l'usato ormai è trendy; ci dimostriamo tutti più sensibili al risparmio e all'ecologia, poichè essendo capi o oggetti già usati non vanno ad intaccare tutto ciò che serve per la loro produzione. In più le persone grazie a questi nuovi tipi di negozi possono andare a vendere li le loro cose usate; che subiranno trattamenti per apparire come nuove. Fino a qui tutto bene ma c'è da chiedersi se tutto questo prima o poi non andrà ad intaccare la generosità che in questi anni ha alimentato i guardaroba della caritas o di centri parrocchiali, solidali e sociali. Il fatto di monetizzare uno scambio che era stato finora gratuito potrebbe risultare deleterio. Non stiamo parlando di chissà quali novità; siamo sempre stati abituati al mercato dell'usato: ma oggi sta diventando un business trendy; vuoi la crisi, vuoi l'ecologia, vuoi la scarsa natalità che riduce anche le parentele; insomma va bene tutto ma ovviamente bisognerebbe evitare gli eccessi; famiglie alla ricerca per i loro bambini solo ed esclusivamente del capo griffato, altrimenti il bambino non verrebbe "omologato" nella società; quando poi codesto bambino cresce in fretta e quindi il capino bisogna riciclarlo poi; negozi che riproducono profumi speciali per dimostrare che il capo è nuovo; non dimentichiamoci che possono esserci anche truffe come ad esempio su internet quando magari ci sono annunci non ben specificati. Insomma risparmiare e riuscire ad avere anche la qualità va bene ma non bisogna esagerare negli eccessi e non bisogna fissarsi per tentare di guadagnare a tutti i costi: vestiamoci e quando magari possiamo aiutare qualcuno o per bisogno o anche semplicemente per regalare qualcosa di nostro facciamolo senza problema, è così bello! Inoltre le cose si possono anche scambiare senza per forza la mania di denaro che poi in realtà sono pochi spicci. Sono tempi duri ma è molto meglio aiutarsi gli uni con gli altri senza chiedere nulla in cambio. Avete mai pensato ai bambini africani o delle parti più povere del mondo? Sorridono sempre e non hanno nulla e sopratutto per essere felici non hanno bisogno di soldi. Cerchiamo di non essere troppo attaccati al denaro ma cominciamo a riscoprire i valori della vita; quelli veri, forse periodi di crisi come quella di oggi servono anche per questo no? Pensiamoci!

Auguri!

Auguri di Buona Pasqua a tutti voi da parte di Parliamo d'Attualità, con la speranza che sia una Pasqua piena di gioia, cordiali saluti dagli amministratori!



venerdì 22 aprile 2011

CogitanScribens, quando scrivere significa riflettere

Parlando d'attualità, credevo fosse doveroso fare riferimento a chi si interessa di problematiche agendo concretamente sul territorio. Oggi, a fronte della totale indifferenza di chi dovrebbe risolvere i problemi del paese, dai grandi centri alle piccole realtà, credevo fosse giusto parlare di un sito si sta facendo strada da tempo, partendo da Ceccano, centro nel cuore della Ciociaria, e che oggi vanta molti estimatori per il suo carattere apartitico, volto, più che "alla poltrona", a risolvere i problemi in maniera concreta costruendo un rapporto proficuo con chi di dovere per il bene della cittadinanza. Il nostro sito affronta temi generali che danno occasione di spunto per parlare appunto di attualità, per cui volevo sottolineare l'importanza di chi si adopera ormai da tempo, concretamente, in una realtà con tanti problemi da affrontare. Il sito a cui vi rimando è CogitanScribens, uno staff di ragazzi promotori di diverse iniziative, costantemente attenti alle problematiche che troverete senz'altro interessanti e che sono uno spunto di riflessione per tutti. Nel ricambiare gli auguri a tutto lo staff di -CogitanScribens-, invito tutti coloro che sono interessati a "Parliamodattualita" ad iscriversi alla newsletter oppure a seguirci su facebook qui.

mercoledì 13 aprile 2011

L'Europa: dal sogno del '900 alle critiche odierne

Bandiera dell'Unione Europea. (comune.cesena.fc.it)

L'Europa: un continente che nella sua storia ha visto decine e decine di guerre, devastazioni, battaglie. Un territorio nel quale si sono succeduti popoli di etnie diverse, che hanno portato nuovi valori, nuovi costumi e nuove tradizioni che si sono integrati o che hanno rivoluzionato quelle precedenti. Tuttavia, dalle teorie filosofiche ai grandi condottieri che hanno fatto la storia si arriva al sogno inseguito da tanti: esempio il grande impero Romano, che nel II secolo d.C aveva raggiunto dimensioni eccezionali, considerando tra l'altro il grande sviluppo culturale che fece di questa civilà un modello autentico da seguire, che andò tuttavia disgregandosi pochi secoli più tardi. Tra i tanti che fecero la storia, lo stesso Napoleone tentò di unificare tutti gli stati che si trovavano in Europa, venendo tuttavia sconfitto alla fine dalle forze che si erano opposte al suo piano politico, senza dimenticatre infine il progetto fondato su assurde ideologie razziste del Terzo Reich di Hitler. Ma il vero sogno, transnazionale, era quello di unificare le varie popolazioni in unico continente, in maniera democratica e nel rispetto delle tradizioni di ogni singola nazione. Lo stesso motto recita "unita nella diversità". La dice lunga sulle differenze dei vari popoli, che però riuscirono a trovare un punto d'incontro in nome della pace con la costituzione della Comunità Economica Europea nel '57 (Trattato di Roma). Oggi si contano 27 paesi appartenenti all'Unione Europea. E' notizia di questi giorni che ci sono state delle proteste importanti da parte del governo riguardo alla questione clandestini: secondo l'Italia l'UE non interviene in maniera decisa e fino adesso non ha fornito il supporto sperato per la risoluzione del problema immigrati, mentre Lampedusa vive in una situazione di emergenza costante. Al di là dei risvolti politici di questa vicenda, volevo incentrare l'attenzione sul fatto che più di qualcuno ha espresso legittimamente delle perplessità inerenti l'Unione Europea: è proprio vero che il prendere decsioni insieme ad altri stati garantisce una situazione migliore? Vogliamo poi parlare della moneta unica? Fino adesso di certo non ha avuto gli effetti sperati,: nel nostro paese il costo della vita ha subito un'impennata, che associata alla crisi economica globale ha avuto risvolti piuttosto pesanti sull'occupazione. Bisogna però ricordare che, come ci ricorda Sergio Romano nel suo articolo di fondo sul Corriere della Sera, proprio noi siamo stati i primi ad unirci al coro per un'Europa unita, per "riemergere dalla sconfitta" della guerra, per dare "un senso alla nostra tardiva e imperfetta unità nazionale...". L'Europa ci ha aiutato a crescere. A crescere uniti, insieme agli altri, e se ne fossimo esclusi avremmo problemi di certo maggiori e non possiamo credere di risolvere il problema di queste settimane da soli. Occorre l'aiuto di Bruxelles, che si spera presti grande attenzione a quella che è ormai da tempo un'emergenza umanitaria di dimensioni straordinarie.